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Quinto Sole e Zinasco: dove l’agricoltura sociale cambia i luoghi e le persone

Le foto che pubblichiamo potrebbero sembrare foto di semplici ortaggi. In realtà raccontano un territorio restituito, persone coinvolte, un’agricoltura che include e un lavoro fatto bene.

Siamo a Milano, Quinto Sole, dove si sviluppa una parte del progetto “trasformAzione”. Qui un terreno confiscato alla criminalità è stato recuperato e restituito alla comunità con un importante obiettivo: rendere quest’area vivibile anche grazie ai lavori agricoli. Erbe officinali e aromatiche, un percorso didattico-sensoriale per le scuole, servizi di accoglienza e cittadinanza attiva sostituiranno un sopruso criminale. A Zinasco (PV), l’altra area del progetto, è stata ampliata la produzione per l’ autoconsumo e la vendita diretta, potenziati i laboratori e attivate borse lavoro per chi ha cercato un ingresso nel mondo produttivo. Finanziato da Fondazione Cariplo con capofila la Cooperativa agricola sociale Madre Terra, e in partenariato con la Comunità U.C.P.TE e ASeS – Agricoltori, Solidarietà e Sviluppo, il progetto porta il nome più adatto al suo intento. “trasformAzione” non è uno slogan: è ciò che è successo. Terreni recuperati, competenze acquisite, relazioni create. Inclusione costruita lavorando la terra. Sostenibilità praticata, non raccontata.

Con queste basi è nato un raccolto autunno-vernino curato dai ragazzi di U.C.A.P.TE – Una Casa Anche Per Te. Seminato, trapiantato, irrigato, raccolto. Il prodotto è stato abbondante e di qualità: una parte destinata alla mensa della Comunità, l’altra alla trasformazione e alla vendita.

Come sempre, nessuna assistenza nei nostri progetti ma occupazione e formazione: responsabilità assegnate, tempi rispettati, risultati concreti e verificati. In questi giorni l’agronomo Giovanni Molina, con gli operatori della Cooperativa Madre Terra, ha effettuato i rilievi per la messa a dimora degli alberi. Scelte colturali ragionate, attenzione al suolo e all’acqua, sprechi evitati.

A Quinto Sole, intanto, i ragazzi hanno proseguito con le attività del progetto “trasformAzione”: tagliata la legna, curata la raccolta del miele, imbottigliato e confezionato nelle cassette per la vendita. Dal campo all’alveare, dal laboratorio al banco, la catena è stata costruita con metodo.

Una trasformazione concreta per il territorio, per l’ambiente che torna alla comunità, per chi ci lavora.
Dimostrato che, quando si passa dalle parole ai fatti, la differenza si può fare.

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