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Semillas de Inclusión, un percorso di autonomia e cittadinanza attraverso l’agricoltura

Avevamo già annunciato la conclusione del progetto Semillas de Inclusión, ma non è nello stile di ASeS abbandonare le persone con cui abbiamo costruito un cammino. E così siamo tornati, non per chiudere un capitolo, ma per riaffermare una presenza. Siamo tornati a salutare e riabbracciare i ragazzi della struttura, gran parte dei quali non riceve mai visite. Non ci muove la pietà, ma il senso profondo della relazione.

Li abbiamo ritrovati dove ci eravamo lasciati: immersi nel mondo agricolo. Perché è proprio lì, nel quotidiano contatto con la terra, che il progetto ha preso forma. La semina non è stata solo quella degli ortaggi, ma del rispetto, della fiducia, del dialogo. Giorno dopo giorno, insieme.

Il progetto “Albino Luis – Semillas de Inclusión”, promosso da ASeS e sostenuto dalla Chiesa Valdese, si è svolto nella periferia di Asunción, in Paraguay, con un obiettivo chiaro: non assistere, ma includere. Venticinque giovani con disabilità – spesso soli, privi di riferimenti familiari – sono stati coinvolti come protagonisti in attività agricole concrete, adattate alle loro possibilità, ma con la stessa dignità e responsabilità di qualsiasi lavoratore.

Negli ultimi mesi, i risultati sono tangibili:

  • 60 mazzi di bietola
  • 700 piante di lattuga
  • 40 mazzi di prezzemolo
  • 20 piante di basilico
  • 20 chili di pomodori in un solo mese
  • 40 nuove piante di cipolla verde in crescita

Dietro ogni numero, c’è un volto, una storia. Una giornata trascorsa all’aria aperta, una pianta da curare, una piccola conquista. Il raccolto è finito direttamente in cucina, chiudendo un ciclo produttivo che ha dato valore e senso al lavoro quotidiano. L’agricoltura, in questo contesto, è molto più che un’attività: è uno spazio di espressione, appartenenza, crescita.

ASeS ha avuto il compito di guidare, affiancare, organizzare. Ma il cuore del progetto sono stati loro: i ragazzi, con il loro impegno, la loro costanza, la loro voglia di esserci. Insieme ai nostri partner locali e grazie al supporto della Chiesa Valdese, Semillas de Inclusión ha dimostrato che la cooperazione può essere uno strumento potente di cambiamento, non attraverso assistenzialismo, ma attraverso la partecipazione.

Anche questo è sviluppo. Anche questa è agricoltura sociale.

Per chi volesse approfondire, sul sito di ASeS sono disponibili altri articoli dedicati al progetto Semillas de Inclusión, che raccontano nel dettaglio le tappe di questo percorso condiviso.

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