8 settembre – Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione
L’8 settembre non è soltanto una data simbolica, ma un momento di riflessione sul valore dell’istruzione come strumento di emancipazione e sviluppo. Nonostante i progressi compiuti, i numeri restano allarmanti: secondo l’UNESCO, nel 2023 oltre 272 milioni di bambini e ragazzi nel mondo non hanno avuto accesso alla scuola. Un fenomeno che non riguarda solo i Paesi più fragili, ma anche quelli avanzati. In Italia, ad esempio, il 10,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha abbandonato precocemente gli studi, con percentuali superiori alla media europea.
In questo contesto, l’impegno di ASeS – Agricoltori, Solidarietà e Sviluppo si esprime attraverso progetti che uniscono educazione, agricoltura sociale e inclusione. In Italia, iniziative come I 100 passi, Ruralis Alpe Brunedo: resilienza e inclusione nelle terre alte– Terre Alte con borse lavoro, e Dai sogni ai talenti hanno coinvolto scuole, famiglie e comunità locali, offrendo opportunità di crescita e formazione soprattutto a persone vulnerabili.
Un tema molto sentito in tutti i nostri progetti anche in quelli di cooperazione internazionale: ogni attività, realizzata sempre in collaborazione con le comunità locali e nel rispetto delle tradizioni e culture, cerca di sensibilizzare sull’importanza e sulle opportunità di garantire ai ragazzi un’educazione scolastica
In Mozambico, progetti come Trasforma e AGEO sostengono le famiglie rurali migliorando la sicurezza alimentare, rafforzando il reddito agricolo e creando le condizioni perché i figli possano frequentare la scuola e guardare al futuro con fiducia. In Senegal, il progetto SB Agroin ha contribuito a migliorare le pratiche agricole, la produzione delle famiglie, il ruolo delle donne, con un impatto diretto sull’economia familiare e dunque offrendo possibile accesso all’istruzione dei più piccoli. In Paraguay, il progetto presso il Centro Pedagogico Ñemity, realizzato con il sostegno del Ministero dell’Infanzia, è dedicato ai bambini abbandonati e ai ragazzi in difficoltà, restituendo loro prospettive educative e di inclusione mentre il percorso avviato con “Agricoltura sociale al servizio del CENPTRA” ha dimostrato il valore della formazione come strumento di reinserimento sociale per giovani tossicodipendenti, mentre
Come ASeS non ci occupiamo direttamente di scolarizzazione, ma siamo consapevoli che una famiglia con un reddito dignitoso e condizioni di vita migliori può permettere ai figli di andare a scuola, invece di doverli mandare a lavorare nei campi sin da piccoli. Dove ci sono sicurezza alimentare, accesso all’acqua potabile e sviluppo rurale inclusivo, c’è anche la possibilità di sperare in un futuro diverso. Nei Paesi più ricchi il fenomeno della dispersione scolastica ha radici diverse e più complesse, ma siamo certi che lavorare su un’agricoltura sostenibile e inclusiva possa fare la differenza, contribuendo a ridurre fragilità e disuguaglianze.
Questi sono solo alcuni esempi degli interventi di ASeS, che quotidianamente lavora al fianco di istituzioni, comunità e beneficiari. L’alfabetizzazione non è un traguardo secondario, ma la base su cui costruire autonomia, dignità e sviluppo sostenibile. L’8 settembre ricorda a tutti noi che il diritto allo studio deve essere garantito ovunque, perché senza istruzione non c’è futuro.