1° Maggio – Festa del Lavoro
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”
Questo principio, sancito dall’articolo 1 della nostra Costituzione, non è solo un fondamento giuridico: è una visione di società. Il lavoro è dignità, è libertà, è partecipazione. È ciò che consente a ogni persona non solo di migliorare la propria vita, ma anche di contribuire al benessere collettivo, diventando parte attiva di una comunità più equa e solidale.

Per ASeS – Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, dare concretezza a questa visione è da sempre una missione.
In Italia e nei territori in cui operiamo, il lavoro è al centro di progetti che parlano di inclusione, autonomia e diritti.
In Toscana, costruiamo percorsi inclusivi attraverso l’agricoltura sociale, insieme a persone con disabilità.
In Lombardia, affianchiamo chi vive ai margini – persone fragili, spesso invisibili – offrendo formazione, strumenti per l’autonomia e opportunità per un nuovo inizio.
All’estero, in Senegal, Mozambico e Paraguay, promuoviamo il lavoro agricolo come leva di sviluppo e riscatto. E molto spesso, al centro di questi progetti ci sono le donne: protagoniste di un cambiamento profondo.
Formarle, sostenerle, renderle indipendenti significa non solo migliorare la loro vita, ma rafforzare l’intera comunità, rendendola più giusta, resiliente e capace di futuro.
Ma perché il lavoro possa davvero nobilitare e liberare, deve essere sicuro, dignitoso e giustamente retribuito. Solo così può trasformarsi in uno strumento di emancipazione personale e collettiva, capace di generare speranza e prospettive durature.
Crediamo in un lavoro che valorizzi le persone, rispetti le differenze e restituisca dignità.
Un lavoro che non è fine a sé stesso, ma che crea connessioni, costruisce comunità, alimenta speranza.