Giornata internazionale della pace — Messaggio ASeS
La pace è una scelta quotidiana. Si costruisce nei gesti semplici, nel rispetto delle persone, nell’inclusione di chi è ai margini, nel contrasto alla fame e nella distribuzione equa delle risorse. Oggi, 21 settembre, ricordiamo che senza questi pilastri la parola “pace” resta una scatola vuota, uno slogan.
ASeS lavora perché la pace diventi pratica concreta. In Italia e nel mondo siamo accanto alle comunità vulnerabili con percorsi che uniscono agricoltura sociale, formazione e lavoro dignitoso. Non è mai assistenza, è responsabilità condivisa: dare strumenti, rafforzare competenze, creare reti locali capaci di reggere nel tempo. Dove si coltiva in modo sostenibile, dove le persone contano e partecipano, lì crescono sicurezza alimentare, diritti e fiducia reciproca. È così che la convivenza prende forma.
Viviamo un’epoca segnata da conflitti e polarizzazioni. Proprio per questo la pace non può essere delegata: comincia da come scegliamo di parlare, ascoltare, produrre, consumare. Ogni campo coltivato senza sfruttamento, ogni opportunità di lavoro inclusivo, ogni filiera che riduce le disuguaglianze è un argine alla violenza. La pace è misurabile: più diritti, più cibo accessibile, più partecipazione; meno fame, meno scarti umani, meno barriere.
Il nostro impegno è continuare su questa linea: progetti essenziali, risultati verificabili, responsabilità verso le persone e verso i territori. Celebrare la Giornata internazionale della pace significa, per ASeS, rinnovare un patto semplice e concreto: scegliere ogni giorno rispetto, inclusione, fame zero ed equità nella gestione delle risorse. È in questa coerenza che la pace smette di essere un auspicio e diventa realtà.