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Coltiviamo una nuova speranza: un progetto per le donne della Fazenda di Ñemby

Dopo l’esperienza positiva del progetto “Coltivando nella Fazenda della Speranza”, concluso nell’aprile 2024, prende avvio a Ñemby, in Paraguay, il nuovo programma “Coltiviamo una nuova speranza”, finanziato dall’8×1000 della Chiesa Cattolica – Servizio per lo sviluppo dei popoli e realizzato da ASeS in collaborazione con la comunità terapeutica Fazenda de la Esperanza Virgen de Caacupé.

La Fazenda di Ñemby accoglie donne che hanno scelto di intraprendere un cammino di recupero dalle dipendenze. Qui la vita comunitaria, il lavoro e la spiritualità si intrecciano in un percorso terapeutico della durata di dodici mesi, pensato per restituire dignità, autonomia e nuove prospettive. Attualmente la struttura ospita 14 donne e 2 minori.

Il progetto punta a consolidare le attività agricole e produttive già avviate, migliorando le infrastrutture esistenti e introducendo nuove opportunità. Una delle prime conquiste è l’arrivo di un nuovo mezzo, indispensabile per gli spostamenti e per lo svolgimento delle attività quotidiane. Sono già iniziati i lavori di ristrutturazione del panificio, che presto tornerà a produrre pane e altri alimenti destinati sia all’autosostentamento interno sia alla vendita nei mercatini locali. Parallelamente, sono previsti la costruzione di un pozzo artesiano per garantire acqua potabile tutto l’anno, nuovi spazi per l’allevamento di animali da piccola taglia e un impianto per la piscicoltura della tilapia, una delle produzioni più redditizie in Paraguay.

Al centro del progetto rimane la formazione, concepita come strumento per sviluppare competenze concrete e autonomia, e non come assistenzialismo. Le ospiti partecipano a corsi teorico-pratici per la gestione del laboratorio di trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari, acquisendo conoscenze che consentiranno loro di condurre in autonomia le attività produttive e di collaborare attivamente alla gestione della Fazenda. Questo percorso consente di integrare la riabilitazione personale con lo sviluppo di competenze professionali, favorendo l’autosufficienza della comunità e la sostenibilità economica delle attività.

I risultati attesi includono la conduzione del laboratorio da parte delle beneficiarie, la capacità di proseguire nelle attività di produzione, trasformazione e conservazione dei prodotti, e la gestione della commercializzazione delle eccedenze. I ricavi ottenuti dalla vendita dei prodotti trasformati contribuiranno a coprire parte delle spese della comunità, rafforzando l’autonomia della Fazenda.

Il progetto avrà una durata di dodici mesi e sarà seguito congiuntamente da ASeS e dalla comunità locale. Pur nella complessità del percorso, ogni attività contribuisce a costruire opportunità, dignità e un futuro concreto per le donne accolte nella Fazenda, confermando l’agricoltura sociale come strumento efficace di cura, formazione e inclusione.

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