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A Mirano-VE- presentati da ASeS i primi risultati del progetto TRASFORMA – Ilha Josina per la sicurezza alimentare in Mozambico

A Mirano-VE- presentati da ASeS – Cia Agricoltori Italiani i primi risultati del progetto TRASFORMA – Ilha Josina per la sicurezza alimentare in Mozambico  Rafforzare la sicurezza alimentare, promuovere l’agricoltura familiare e migliorare la nutrizione nelle comunità vulnerabili: sono questi gli obiettivi chiave del progetto TRASFORMA – Ilha Josina, Centro di Promozione Agricola e Nutrizione, attivo nel distretto di Manhiça, Mozambico.

I risultati dei primi sei mesi di attività sono stati illustrati a Mirano (Venezia), davanti a una platea attenta e interessata, con la presenza di rappresentanti istituzionali e partner chiave, tra cui Gianmichele Passarini, Presidente CIA Veneto; Cinzia Pagni, Presidente ASeS; Daniele Gallo, Responsabile del progetto (in collegamento dal Mozambico); Tiziano Baggio, Sindaco di Mirano; Angelo Cancellier, Direttore CIA Venezia; e Simone D’Agosto, dell’UO Cooperazione Internazionale della Regione Veneto.


Il progetto TRASFORMA, promosso da ASeS – Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, è finanziato dalla Regione del Veneto nell’ambito della Legge Regionale 21/2018 per la cooperazione allo sviluppo sostenibile. Il partenariato italo-mozambicano coinvolge Africarte, AJUCOM, SDSMAS, CIA Veneto, CIA Serenissima Servizi, il Comune di Mirano e l’associazione Donne in Campo.
Nel corso della mattinata sono stati illustrati gli importanti obiettivi raggiunti ad oggi: la distribuzione di una parte dei 150 kit agricoli previsti, contenenti sementi orticole di varietà migliorate selezionate con il supporto tecnico dei partner; l’avvio di un orto comunitario presso l’Unità Sanitaria di Ilha Josina; la costituzione di un comitato di gestione locale, formato da rappresentanti della comunità e del personale sanitario. Si stima che le attività abbiano coinvolto direttamente circa 470 beneficiari, con significative ricadute per le loro famiglie e per l’intera comunità di riferimento.
È stato inoltre spiegato che a breve prenderanno avvio corsi di formazione sulle tecniche agroecologiche, sulla trasformazione e conservazione degli alimenti e sull’educazione nutrizionale, rivolti sia agli operatori sanitari sia ai membri della comunità, con particolare attenzione alla prevenzione della malnutrizione infantile. Sono inoltre previste campagne di sensibilizzazione attraverso radio locali, eventi pubblici e iniziative di comunicazione in Italia.
Nonostante le difficoltà legate al contesto politico instabile del Mozambico, è stato sottolineato con forza che il progetto ha mantenuto continuità grazie alla solidità del partenariato e alla presenza radicata di ASeS sul territorio.Durante l’incontro sono intervenuti esponenti chiave che hanno evidenziato gli aspetti politici, sociali e tecnici del progetto.


Cinzia Pagni, presidente nazionale di ASeS, ha sottolineato con forza un punto fondamentale per l’attività della Ong: «Portare queste esperienze in territori segnati da conflitti e instabilità rappresenta una missione impegnativa. Questi progetti sono veri incubatori di sviluppo, capaci di produrre risultati concreti nonostante le difficoltà». Tiziano Baggio, sindaco di Mirano, evidenziando il ruolo strategico dell’agricoltura, ha dichiarato:«Sosteniamo questo progetto perché è profondamente radicato nell’agricoltura, un settore che definisce l’identità di Mirano. Iniziative come questa ci aiutano a cambiare prospettiva e ad allargare gli orizzonti, creando un ponte di solidarietà e sviluppo».
Nel suo intervento, Simone D’Agosto, dell’UO Cooperazione Internazionale della Regione Veneto, ha spiegato che «I risultati raggiunti corrispondono alle aspettative. ASeS si è confermato un interlocutore serio e trasparente, capace di gestire efficacemente risorse e attività». Infine, in collegamento dal Mozambico, Daniele Gallo, responsabile del progetto, ha anticipato le prossime attività: «A breve inizieranno corsi di formazione su tecniche agroecologiche, trasformazione alimentare ed educazione nutrizionale, rispondendo concretamente alla sfida della malnutrizione infantile».
Il progetto TRASFORMA – Ilha Josina si conferma così un modello di cooperazione decentrata, capace di integrare agricoltura, salute e sviluppo locale in modo sostenibile e partecipato.

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