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“Insieme, stiamo contribuendo a creare una realtà in cui la solidarietà supera le barriere culturali e linguistiche, un luogo dove l’empatia è il motore di ogni azione”

Paraguay: testimonianza di Arianna Bono, che parla anche a nome di Roger Esposito e Piergiorgio Solombrino, i volontari del Servizio Civile Universale che da fine giugno di quest’anno hanno iniziato la loro esperienza con ASeS e sono poi partiti a luglio per il Paraguay.

“Sono stata davvero fortunata a iniziare questa avventura di servizio civile universale con due compagni di viaggio come Roger e Piergiorgio in Paraguay. L’esperienza con ASeS e il progetto 8×1000 della Chiesa Cattolica è stata straordinaria fin dall’inizio. Abbiamo iniziato questa avventura con il desiderio profondo di fare la differenza nella vita degli altri. Per me ma anche per Roger e Piergiorgio , il volontariato non è solo un impegno, ma una scelta che deriva dal cuore. Volevo andare oltre le mie conoscenze e mettere a disposizione il mio tempo ed energie per contribuire al bene comune. Il servizio civile ci offre l’opportunità di cambiare le vite delle persone mentre cresciamo personalmente. È un modo per costruire relazioni significative e condividere l’affetto che solo l’azione altruista può offrire. La solidarietà e l’empatia sono valori che credo siano fondamentali nella costruzione di una società migliore. Sapere che ci sono persone disposte ad aiutare senza aspettarsi nulla in cambio è un conforto incredibile. Ogni giorno, vediamo il potere di tali gesti nella comunità in cui operiamo. Qui, in un Paese lontano con una cultura e tradizioni diverse dalle nostre scopriamo che stiamo creando relazioni che sicuramente rimarranno con noi per sempre

In questi mesi straordinari, ci troviamo nella Fazenda de la Esperanza Virgen de Caacupé, un rifugio per donne in difficoltà legate alle dipendenze da alcol e droghe. Questo luogo è una sorgente di speranza, fondato su principi di spiritualità, lavoro e convivenza, dove il supporto cruciale proviene dall’agricoltura sociale, grazie al progetto di ASeS. Nel nostro piccolo contribuiamo ad offrire a queste donne un percorso terapeutico attraverso la formazione e la produzione agricola di alta qualità. Le supportiamo mentre affrontano con determinazione sfide complesse come la riabilitazione e la generazione di risorse economiche tramite l’agricoltura e l’allevamento. Ci entusiasma l’idea di contribuire a creare un mondo diverso fatto di rispetto e di altruismo, dove ogni persona vale, prima di tutto, perchè unica e portatrice di valori importanti, perchè è un essere umano”

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