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Per i diritti civili e sociali: in Africa servono più azioni virtuose.

Creare una rete internazionale che attivi azioni virtuose non solo di carattere umanitario, ma anche a garanzia dei diritti sociali e civili, a cominciare dall’Africa. Ѐ questo l’obiettivo rinnovato oggi, a Roma, da ASeS – Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, Ong di Cia-Agricoltori Italiani, attraverso il convegno dal titolo “Sicurezza, stabilità e sviluppo: l’impegno dell’Italia con l’Africa” che ha visto riuniti tra i più importanti rappresentanti di organizzazioni e istituzioni attive nel settore.

Un incontro di rilievo alla presenza di Maria Tripodisottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale; Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani; Cinzia Pagni, presidente ASeS-Cia; Karima Bounemra Ben Soltane, Director of the African Institute for Development and Economic Planning (IDEP); Javier Fiz Pérez, vicepresidente Core Values, co/presidente Mercati Emergenti SME Connect EU. Università Europea di Roma; Mario Enrico Pè, professore di Genetica Agraria del Centro di Scienze delle Piante Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Fabrizio Lobasso, Min. Plen. vicedirettore Centrale per l’Africa Subsahariana – MAECI.

A rilanciare il confronto e nuove riflessioni, il documento strategico “Partenariato con l’Africa” pubblicato lo scorso anno dal ministero degli affari Esteri italiano e della Cooperazione internazionale e il sostegno di ASeS-Cia al progetto di integrazione economica multilaterale dell’Unione Africana, avviato nel 2021 e denominato “African Continental Free Trade Area” con l’intento di contribuire a creare un mercato unico continentale per la circolazione di merce e servizi. Interventi che, di fatto, vanno nella direzione della promozione e della difesa anche di un interesse nazionale, la riduzione della pressione indotta dai fenomeni migratori irregolari, così come confermato da Fabrizio Lobasso: “Nel documento di Policy strategica il partenariato con l’Africa -ha spiegato- uno dei punti più importanti dell’azione italiana nel continente è il multilateralismo e la spinta all’integrazione regionale e continentale. Con questo progetto a favore della African Continental free Trade Area, diamo una prova concreta di quanto l’Italia tenga alla salvaguardia di un valore che è sempre foriero di inclusione, collaborazione e prosperità generale.”

Al convegno ha partecipato anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna che in un video messaggio ha affermato: “Tanti sforzi sono stati fatti e altrettanti sono richiesti. Imprese e banche devono lavorare insieme in modalità sistemica, anche per affrontare le difficoltà. Dobbiamo fare tesoro della nostra esperienza consolidata in Africa -ha aggiunto- e fare in modo che le imprese, soprattutto quelle medio-piccole, possano investire per uno sviluppo il più possibile rapido e sostenibile. Perché gli interventi siano finalizzati ed efficaci occorre conoscere l’Africa, le sue differenze e potenzialità. Tra i possibili ambiti di lavoro, quello agricolo è fondamentale: le nostre imprese possono aprire grandi possibilità”.

Inoltre, ha poi sottolineato ASeS-Cia, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare ed energetica, guerre, fenomeni migratori, radicalismo ed estremismo violento rappresentano, oggi, fattori preoccupanti che minano la stabilità di molti Paesi dell’Africa. In particolar modo, le calamità naturali stanno amplificando la vulnerabilità di comunità e territori più povere, già fragili dal punto di vista economico, sociale e culturale.

Sul tema, è intervenuto anche il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini: “Gli agricoltori hanno una funzione sempre più strategica per la food security a livello globale. Ѐ, dunque, necessario collaborare strettamente per rafforzare il dialogo internazionale all’interno del settore, con l’obiettivo di fare fronte comune davanti alle sfide crescenti. Lo sforzo è urgente in questa congiuntura, con il rallentarsi degli scambi commerciali e le drammatiche ricadute sulla sicurezza alimentare nei Paesi africani, fortemente dipendenti dalle materie prime provenienti da zone di conflitto.”

“Lo sviluppo di sistemi di scambio e commercio nei settori agricolo e rurale del continente Africano, insieme alla costruzione di sistemi alimentari sostenibili e alla promozione di sviluppo territoriale inclusivo nel Continente sono, dunque, priorità assolute e che vedono per questo ASeS-Cia sul campo da tempo sia in Italia che in Africa -ha, infine, dichiarato la presidente, Cinzia Pagni-. Fondamentale, dunque, l’incontro di oggi, promosso insieme al ministero degli Esteri, che fa nuovamente emergere l’interconnessione profonda tra Europa, Mediterraneo e Africa, tre aree interessate da sfide comuni e che necessitano subito di soluzioni condivise.”

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