Un mondo migliore è possibile anche grazie a progetti di Agricoltura Sociale
Molte esperienze sul campo hanno dimostrato come l’agricoltura sociale possa sostenere interventi per il raggiungimento della piena dignità delle persone disabili assolvendo alla funzione di riconoscimento della soggettività della persona come risorsa da valorizzare in termini di abilità e competenze, secondo il modello bio-psico-sociale, contribuendo, al tempo stesso, alla promozione e allo sviluppo di un’economia sociale.
Progetti di questo tipo infatti forniscono le basi per il cambiamento del concetto di disabilità: superano l’ostacolo dello stigma e del modello di assistenzialismo a sostegno della promozione dei diritti umani e del rispetto della persona. A testimonianza di quanto sopra la presentazione e la degustazione dei vini prodotti da aziende che si occupano di inclusione presentati da Niccolò Zavattoni che nel corso del Meeting Internazionale Antirazzista che si è tenuto a Cecina.
Il MIA – Meeting Internazionale Antirazzista di Cecina, manifestazione alla quale ASeS ha partecipato per il secondo anno consecutivo, da sempre è la manifestazione dedicata ai temi dell’antirazzismo promossa da Arci, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, del Comune di Cecina e del Cesvot. Sono stati giorni di formazione, incontri, laboratori, musica e spettacoli, durante i quali esperti, studiosi, giornalisti e amministratori locali di tutt’Europa hanno approfondito i temi legati alle migrazioni, all’antirazzismo e alle politiche dell’accoglienza, in un contesto politico, sociale, storico e culturale oggi profondamente cambiato. In questo contesto, si è tenuto lo spazio dedicato a Enoiche Resistenze/Vini Solidali” l’iniziativa ASeS-Cia.