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Etica e Sviluppo: possiamo cambiare il corso delle cose?

Quale futuro vogliamo?  Parliamone insieme 

E’ possibile percorrere uno sviluppo etico e sostenibile? Quali sono le priorità da mettere in ordine per favorire un processo di espansione economica equa e solidale? E’ possibile scegliere percorsi che mettano al centro la persona e i valori di comunità?

Quesiti e domande al  centro del Convegno Etica e Sviluppo che si è svolto a Livorno nella sede della Camera di Commercio della Maremma e dell’Alto Tirreno. Organizzato da Ases-Cia, da Libera Onlus,  dal Forum Nazionale per l’Agricoltura Sociale con la collaborazione della CCIAA di riferimento,  l’incontro è stato un’ occasione importante per riflettere su dove stiamo andando e che tipo di società vogliamo lasciare ai posteri. La quotidianità fatta di richiami alla paura, alla diffidenza e alla indifferenza obbliga tutti a fermarsi e a capire se questo è davvero quello che vogliamo. Il Convegno aperto dalla presidente ASeS Cinzia Pagni, ha voluto offrire proprio questa possibilità: capire, decidere e agire per ciò in cui veramente crediamo. Ecco dunque che l’evento, dall’alto spessore umanistico e sociale,   ha visto il susseguirsi di relatori importanti, tutti con  esperienze diverse, ma accomunati dalla consapevolezza che c’è  bisogno di una maggiore solidarietà sociale ed economica per rimodellare la nostra comunità attorno alle persone, le persone  con i loro bisogni, necessità e a volte anche limiti.  Una società dove la solidarietà non è slegata alla disuguaglianza, dove l’etica diventa una professione e la legalità uno strumento per arrivare ad una concreta giustizia sociale. Pur diversi tra loro gli interventi hanno tutti sottolineato la necessità di avviare percorsi che  garantiscano  l’inclusione e non l’isolamento, la partecipazione e non l’allontanamento , il dialogo e non lo scontro;  in sintesi  una società costruita sull’accoglienza e non sulle paure o i pregiudizi. Il futuro, è stato più volte ricordato ,  dipenderà dalle scelte che facciamo oggi, dagli indirizzi che intendiamo perseguire,  dalla nostra idea di comunità e da come consideriamo “l’altro”,  il “diverso” chi non la pensa o agisce come noi. Altro punto che ha trovato unanimità tra i presenti è stato  il ruolo importante svolto in questi anni  dal mondo agricolo, settore che più degli altri ha dimostrato coraggio aprendosi ai nuovi arrivati e agli emarginati, coinvolgendoli nei processi produttivi  garantendo, in questo modo,  un vero senso di appartenenza alla comunità di appartenenza e allo sviluppo anche economico del territorio.   

 

Per tutti coloro che non hanno potuto partecipare al convegno proponiamo gli interventi di alcuni relatori.

 

Cinzia Pagni presidente Agricoltori Solidarietà e Sviluppo 

 

L’intervento del presidente nazionale Cia- Agricoltori Italiani Dino Scanavino 

David Sassoli Vicepresidente del Parlamento Europeo.

 

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