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Paraguay: il primo paese in America Latina ad aver recepito gli avvertimenti dell’OMS

Se è vero che il coronavirus non ha risparmiato alcun paese è altrettanto vero che l’impatto di questa epidemia sta avendo conseguenze molto più devastanti nei paesi poveri e poco strutturati.

E’ questo il caso, con poche eccezioni,  dell’America Latina terra che, pur con alcune differenze, è caratterizzata da sistemi sanitari pubblici precari e poco efficienti.  Sin dai primi casi di “pazienti positivi” il trend è stato quello di una crescita esponenziale dovuta anche al fatto che Continente si sta avviando verso l’inverno, la stagione a detta di molti esperti più pericolosa per la diffusione e la letalità del Covid-19. Il virus si è  inserito in un contesto sanitario molto fragile, con problemi cronici di epidemie ricorrenti irrisolti da decenni. Basti pensare alla dengue, una malattia che può essere mortale e che si trasmette attraverso la stessa zanzara che trasmette anche febbre gialla.

il Paraguay,  dove ASeS opera con sede estera riconosciuta prevalentemente in due dipartimenti , dipartimento Centrale e dipartimento di Missiones , è stato il  primo paese in America Latina a recepire gli avvertimenti dell’OMS e ha subito disposto la chiusura di tutte le frontiere e una quarantena nazionale. In questa situazione di emergenza sanitaria il nostro impegno non è mai venuto meno.

Allineandoci a quanto richiesto dalle autorità governative,  il nostro progetto “Costruendo un futuro dignitoso” ha continuato a garantire il sostegno ai giovani beneficiari del progetto come confermato dal nostro collaboratore Luigi Esposito.

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