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La formazione: strumento fondamentale per la riuscita di ogni progetto

La formazione è uno dei momenti fondamentali per la buona riuscita del nostro progetto

 

Trasferire le buone pratiche agricole nei paesi dove ASeS ha una sede secondaria è tra i nostri obbiettivi principali. Riteniamo che le tecniche di agricoltura sostenibile possano contribuire, in parte, al superamento delle difficoltà interne di questi territori. Vogliamo incrementare la sicurezza alimentare, contrastare la malnutrizione, limitare i danni dovuti ai  cambiamenti climatici e garantire un reddito agli agricoltori incentivando l’utilizzo di strumenti che non compromettano gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Solo attraverso tali percorsi queste persone potranno accedere al lavoro e migliorare il loro livello di vita integrandosi anche nei mercati mondiali. Perseguendo questo obiettivo nel mese di febbraio si è tenuta, nell’orto comunitario di Xinavane –Maputo, una full immersion di primo livello in tecniche migliorate di agricoltura organico-tradizionale. Una giornata impegnativa e molto partecipata sotto la guida esperta del nostro tecnico agronomo che ha impartito nozioni di buone pratiche al fine di contribuire a promuovere l’agricoltura sostenibile e a migliorare lo sviluppo ambientale e sociale. Coinvolti nel progetto i 5 braccianti che compongono l’équipe di campo di ASeS in Mozambico. Un punto di inizio e non di arrivo perché la formazione verrà replicata nel prossimo mese: in quel caso saranno gli agricoltori stessi a trasferire le tecniche apprese alle beneficiare del progetto.

 

Seguono i video che testimoniano le diverse fasi della formazione

 

Identificazione e pulizia dello spazio predisposto per i vivai

Preparazione dei solchi per la posa delle sementi

Posa delle sementi

Copertura con materiale organico per aumentare l’umidità del terreno e proteggere i germogli dal sole diretto.

Da sottolineare che questi momenti formativi sono studiati per garantire il trasferimento di conoscenze che non necessitano di strumenti o materiali da acquistare e che, quindi, sono accessibili e fruibili senza richiedere un impegno economico. La scelta del trasferimento di queste conoscenze e dalla realizzazione di “vivai-laboratori  a cielo aperto” è dovuta al fatto che, queste tecniche, permettono la massima resa delle sementi, sono estremamente semplici nella lavorazione e nel controllo della fase di germinazione.

Durante l’uscita sul campo si è fatta anche un’analisi sulla profondità e il volume d’acqua accumulabile; è infatti in corso l’ipotesi di apertura di pozzi artigianali simili a quello in video per irrigare il campo comunitario.

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