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Progetto Choco – Abel: il punto del nostro volontario Pierantonio Zambotto

Nessuno ci ha mai detto che la strada sarebbe stata in discesa ma la nostra tenacia nasce dalla nostra missione, per questo ogni ostacolo è visto come un’occasione per apportare un miglioramento nelle zone dove collaboriamo. In questo caso ce lo conferma il nostro volontario ASeS Pierantonio Zambotto attualmente in Costa d’Avorio per sostenere il progetto della Communité-Abel Choco Abel (vedi qui i dettagli del progetto).

Molte le difficoltà riscontrate dai nostri collaboratori, tra queste quelle burocratiche e logistiche, malgrado ciò Zambotto ha potuto costatare un buon avanzamento dei lavori del locale che sarà utilizzato come laboratorio per la produzione del cioccolato fatto esclusivamente con materie prime locali. La corrispondenza con i volontari è infatti rassicurante: lo stabile è quasi pronto e si dovrebbe passare ora alla istallazione delle macchine, al relativo collaudo ed iniziare la produzione con impianti di climatizzazione funzionanti.
Con l’intento di valorizzare l’alta qualità e la tipicità del cacao è stato organizzato un interessante incontro con il responsabile della Cooperazione Regionale e con le cooperative di produttori della zona per mettere a punto un sistema di fornitura delle bacche qualitativamente ottime, coltivate rispettando i diritti di chi le ha lavorate e dell’ambiente circostante
Grande soddisfazione alle notizia che sono stati sdoganati, e trasferiti al laboratorio i macchinari fermi al porto di Abidjan, e alla sistemazione esterna nel lato della strada che, necessitando la tombinatura di una canaletta di scolo pubblico, richiedeva un’autorizzazione preventiva del Comune. Com’è nella sua indole, e forte della sua determinazione, Zambotto non si è affatto risparmiato: ha messo a disposizione il suo know-how per migliorare alcuni aspetti tecnici nella produzione orticola soprattutto in tema fitosanitario delle coltivazioni.

Persiste infatti la presenza massiccia di insetti sulle coltivazioni, una piaga alla quale si deve aggiungere la scarsa preparazione degli addetti nel riconoscere gli insetti; la non competenza nel scegliere le soluzioni più idonee, la scarsa disponibilità di fitofarmaci specifici così come la difficoltà di reperire sementi geneticamente selezionate ed altri prodotti come concimi e piccole macchine operatrici. Tra i tanti temi urgenti emerge quello della formazione per garantire una pari opportunità ai Paesi in via di sviluppo, per questo è sempre più evidente che servono corsi di formazione professionali cosi come attuato nel 2016. Un esempio a conferma di quanto sopra è che in occasione di un percorso formativo, nel settore elettrico ed in particolare nell’istallazione e manutenzione di pannelli solari organizzato dal Centre Abel, è stata applicata questa tecnologia alla tecnica dell’irrigazione a goccia. Piccoli passi, piccole gocce nel mare che tuttavia dimostrano che la strada tracciata è quella giusta per garantire diritti e opportunità di sviluppo, sociali ed economici, a questi Paesi.

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