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Mozambico: la visita del nostro direttore

Dopo il ciclone si riprendono le attività di ASeS a favore della pari dignità

Sono passati poco più di due mesi dal ciclone che ha devastato il Mozambico e la situazione è ancora difficile, oggi però si intravedono piccoli segnali di ricostruzione e la speranza sembra essere tornata. In questo periodo di massima urgenza anche la nostra Ong, presente da anni in quel Paese, ha messo tutte le sue forze a disposizione per dare un aiuto alle popolazioni residenti nelle aree colpite. Anche se nessuno dei territori che ci vedono direttamente attivi, i distretti di Magude, Moamba , Manhica nella provincia di Maputo, sono stati devastati dall’uragano, l’onda lunga di questa tragedia non ha mancato di ripercuotersi in queste aree. Oggi, come testimoniato dal nostro direttore Claudio Guccineli, che negli ultimi mesi si è recato più volte nel paese africano, la situazione pur tra mille difficoltà sta recuperando una normalità e questo consente alle organizzazioni presenti, tra queste anche la nostra, di tornare a sostenere i propri progetti in corso.

 

Il Mozambico è il 9° paese più povero del mondo e un terzo della popolazione mozambicana è costituita da adolescenti in un contesto dove la prevalenza di HIV è tra le più alte al mondo. L’Aids è tra le maggiori cause di  mortalità tra i ragazzi, secondo dati  ufficiali il 13,2% ha contratto il virus e si stima che nei prossimi anni il numero aumenterà. In questo Paese, dove le risorse economiche disponibili sono insufficienti, ASeS opera da anni con progetti dedicati alle buone e sostenibili pratiche agricole fornendo il know-how necessario e garantendo la formazione agli interessati. Filo conduttore di ogni nostro intervento e/o progetto è il rispetto della cultura e delle tradizioni locali, la valorizzazione del prodotti del territorio  e il coinvolgimento attivo dei residenti. .Solo in questo modo è possibile pensare di arrivare al project aim che è apportare benefici e migliori condizioni di vita a 4000 piccoli produttori.

 

La mia ultima visita si è sviluppata su diversi  filoni – ha commentato il direttore Claudio Guccinelli al suo rientro –  Tra le mie  prioritarià vi è stata quella di instaurare nuovi rapporti con gli enti territoriali ai vari livelli  e rafforzare quelli già in corso; essere riconosciuti come Organizzazione che opera a favore dello sviluppo è infatti il primo importante passo affinché ogni intervento possa raggiungere l’obiettivo prefissato” Contestualmente Guccinelli si è speso per incontrare le altre associazioni  e gli agricoltori,  i  veri protagonisti-fruitori del nostro impegno.

 

Ho potuto costatare i progressi che il nostro intervento sta riscuotendo nella zona di Xinavane,  dove esiste un ospedale rurale e dove abbiamo dato vita ad un progetto destinato a rafforzare lo sviluppo delle buone pratiche agricole, compreso l’allevamento – ha aggiunto il direttore-  ho visto tanta partecipazione ed entusiasmo. In questa fase lavoriamo per garantire sicurezza e sufficienza alimentare a 30 donne sieropositive ospiti  della struttura e ai loro bimbi. E’ fondamentale trovare il modo di garantire una alimentazione equilibrata ai lattanti che non possono nutrirsi con il latte materno contaminato dal virus e, allo stesso tempo, trasferire le informazioni necessarie per promuovere “nutrizional awareness” e un healthy lifestyle. Il nostro intento è anche quello di mettere in rete e far cooperare le diverse organizzazioni attive che si occupano del settore primario:  creare delle filiere sostenibili e solidali, che partano dalla terra e arrivino alla commercializzazione tali da garantire un piccolo reddito e, su larga scale, generino economia; strumenti questi che sono anche fondamentali per una  pari opportunità

 

A seguire, supportare e cooperare con gli agricoltori in loco sarà un esperto agronomo scelto per tale compito da ASeS, così come sono in corso incontri per individuare personale locale da poter sempre più essere inserito nelle nostre attività diventando un punto di riferimento per il territorio circostante. Favorire il progresso economico, sociale, tecnico e culturale di questa comunità cooperando con le organizzazioni e le istituzioni locali è la base del nostro progetto. Solo garantendo a questi popoli la possbilità di avviarsi verso una strada di sviluppo eco-sostenibile, dignitoso e di pari opportunità, possiamo arrivare a garantire anche una forma di democrazia.

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