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La Cia tra i firmatari della dichiarazione comune sull’Agenda 2030 al Festival dello Sviluppo Sostenibile

A Milano, al convegno promosso dall’Asvis con il ministro Galletti, la Confederazione sottoscrive insieme a Confcooperative, Confindustria, Confcommercio, Cna e Febaf un accordo per favorire e sostenere la crescita inclusiva e sostenibile del sistema economico italiano.

Le imprese e le istituzioni finanziarie italiane si mettono insieme per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e aiutare così il sistema Paese a realizzare una crescita economica e sociale più equa e inclusiva. Per suggellare l’impegno in questa direzione oggi Cia-Agricoltori Italiani, Confcooperative, Confindustria, Confcommercio, Cna e Federazione Banche Assicurazioni Finanza (Febaf) hanno sottoscritto a Milano, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso dall’Asvis, una dichiarazione comune sul tema.

Alla presenza del ministro Gian Luca Galletti, durante il convegno “Aziende e finanza 2030: il motore dello sviluppo sostenibile” all’Unicredit Pavilion, le sei organizzazioni hanno deciso di assumere in modo corale ed esplicito un ruolo primario rispetto all’attuazione dell’Agenda 2030.

Il raggiungimento di molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile può aumentare la competitività del sistema produttivo italiano, offrendo al mondo delle imprese opportunità di sviluppare nuovi mercati e prodotti, nonché di creare nuova occupazione -si legge nella dichiarazione congiunta firmata dal presidente di Cia Dino Scanavino, dal presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, dal vicepresidente di Confindustria Giovanni Brugnoli, dal membro della Giunta confederale di Confcommercio Paolo Ferrè, dal presidente della Cna Daniele Vaccarino e dal presidente di Febaf Luigi Abete-. Per questo ci impegniamo a informare le imprese, a cominciare da quelle associate, sulle caratteristiche, le implicazioni e le opportunità  dell’Agenda 2030; a promuovere l’innovazione dei modelli di business dei nostri associati, supportandoli nello sviluppo di strategie aziendali orientate verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile; a promuovere l’accesso e l’utilizzo di finanza etica e responsabile, che rispetti i criteri ESG (Environmental, Social, Governance). Per realizzare tutto questo, le organizzazioni firmatarie hanno deciso di avviare un percorso con l’Asvis, invitando nel contempo tutte le forze sociali a unirsi al percorso e chiedendo al Governo di adottare e attuare quanto prima la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile.

“Per le sue implicazioni sociali, ambientali e culturali, l’agricoltura è una delle attività economiche più coinvolte nel processo di realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030ha detto Scanavino al convegno-. Il settore primario è coinvolto in almeno 12 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile: arrivare a produrre di più e meglio per garantire la sicurezza alimentare globale, far fronte ai cambiamenti climatici, inquinare meno con una gestione sempre più efficiente delle risorse naturali e lottando contro gli sprechi. La Cia è impegnata su questo fronte, perché la sostenibilità è la vera sfida per il mondo“.

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